A. LA DIREZIONE EDUCATIVA, LA QUALITÀ E L’OSSERVATORIO PER L’INFANZIA DI CIAMPINO (RM)
Il progetto Qualità Infanzia”, prima di essere proposto ufficialmente alla Regione Lazio, viene inizialmente
promosso su iniziativa del Comune di Ciampino,
Dal 1996 al 1999, il dott. Fausto Presutti (presidente dell’I.S.P.E.F.) e i suoi collaboratori hanno potuto
realizzare progetti e ricerche con tutti i servizi educativi per l’infanzia (Asili Nido, Scuole d’Infanzia, Ludoteche,
Biblioteche, Centri Gioco Bambini-Famiglie) nel Comune di Ciampino e hanno potuto costituire una rete nei
Castelli Romani, in qualità di:
A.1. DIRETTORE EDUCATIVO DELLE SCUOLE MATERNE COMUNALI
DEL COMUNE DI CIAMPINO (RM).
A.2. RESPONSABILE DEL CONTROLLO DI QUALITÀ DEI SERVIZI EDUCATIVI
DELL’INFANZIA (DA 0 A 6 ANNI) DEL COMUNE DI CIAMPINO (RM).
A.3. RESPONSABILE DEL PROGETTO “EDUCAZIONE COMUNITÀ SOCIALE”
(PECS) DEL COMUNE DI CIAMPINO (RM) E DEI CASTELLI ROMANI.
A.4. PROGETTO “QUALITÀ INFANZIA” PER I SERVIZI EDUCATIVI PER
L’INFANZIA (DA 0 A 6 ANNI) NEI CASTELLI ROMANI (PROV. RM).
La realizzazione dei progetti sopra esposti ha permesso lo sviluppo di una profonda innovazione educativa-
sociale-culturale, che ha coinvolto sia l’impianto costitutivo degli Asili Nido e delle Scuole d’Infanzia, sia il
personale operante con i bambini e le famiglie, sia il coinvolgimento delle forze socio-culturali e politiche
operanti sul territorio, per un miglioramento della qualità del servizio educativo e per la costituzione di una
Comunità Educante nel Comune di Ciampino.
La realizzazione dei progetti sopra esposti ha favorito:
•
l’attuazione di un servizio di qualità, con strutture permanenti per promuovere esperienze di gioco e di
socializzazione con i bambini, che hanno aumentato l’efficacia nell’organizzazione e nella gestione dei
servizi educativi, dando particolare rilievo alla dimensione pedagogica delle educatrici e delle figure
tecniche di coordinamento e di direzione;
•
- la valorizzazione delle capacità umane e professionali degli operatori e il potenziamento della
partecipazione delle famiglie, ponendo il bambino al centro dell’attività didattica-educativa, per lo sviluppo
dei suoi interessi e delle sue capacità;
•
- la formazione di una “Comunità Educante”, capace di autovalutarsi e di verificare i progetti che il sistema
socio-educativo ha proposto e ha attuato;
•
- la progettualità educativa intesa come percorso operativo ispirato al principio della continuità
dell’esperienza formativa del bambino nei diversi contesti educativo-formativi e socio-culturali, in relazione
alle diverse fasi dello sviluppo infantile;
•
- la partecipazione di tutte le componenti istituzionali e sociali nello svolgere un ruolo attivo di gestione e di
controllo.
Per ulteriori informazioni leggere il libro
“LE SPERIMENTAZIONI E I MODELLI DI FAUSTO PRESUTTI SULL’ EDUCAZIONE PER L’INFANZIA IN
ITALIA DAL 1977 AL 2012” ISBN 978-88-6624-099-0 disponibile sul sito http://eshop.ispef.info/store/
B. IL MODELLO ISPEF DEL PROGETTO “QUALITÀ INFANZIA”
Il modello teorico-metodologico del Progetto “Qualità Infanzia” è esposto nella pubblicazione “IL
MODELLO ISPEF SULLA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI EDUCATIVI 0-3 ANNI”, Edizioni
Aleph, Roma, 2000.
Per ulteriori informazioni leggere il libro
“LE SPERIMENTAZIONI E I MODELLI DI FAUSTO PRESUTTI SULL’ EDUCAZIONE PER L’INFANZIA IN
ITALIA DAL 1977 AL 2012” ISBN 978-88-6624-099-0 disponibile sul sito http://eshop.ispef.info/store/
C. IL PROGETTO QUALITÀ INFANZIA DEI CASTELLI ROMANI
CON FINANZIAMENTO DELLA REGIONE LAZIO
Nel 1999, l’I.S.P.E.F. ha elaborato il progetto “La qualità negli Asili nido – ricerca, formazione, verifica,
valutazione e sviluppo” (definito Progetto “Qualità Infanzia”), fatto proprio dal Comune di Monte Porzio
Catone (con delibera G.C. n.108 del 29 giugno ’99), quale capofila per l’esistente Protocollo d’intesa con i
Comuni dell’Area Tuscolana: Monte Porzio, Frascati, Grottaferrata, presso i quali sono attivi Asili Nido Pubblici.
Il progetto è stato finanziato dalla Regione Lazio con prot. n.11242 del 23.11.99 ed è stato avviato e completato
nel dicembre del 2000.
Per la realizzazione del Progetto Qualità Infanzia, il Comune di Monte Porzio Catone ha affidato all’I.S.P.E.F.
la Direzione e il Coordinamento didattico e scientifico, la ricerca, la valutazione e il monitoraggio, in
collaborazione con le strutture dei Comuni interessati del distretto RMH1 ed in particolare con il Comune
capofila.
Nell’ambito del progetto è operativa una Commissione Tecnico-Scientifica per la creazione degli strumenti di
rilevazione e valutazione della qualità nei servizi per l’infanzia, e sono avviati dei corsi di formazione e
aggiornamento per i gruppi educativi (La Qualità dei Servizi Educativi), per gli amministratori degli Enti locali e
per i responsabili degli Asili Nido (La Qualità della gestione).
Nel progetto, tramite apposita convenzione, sono coinvolte le studentesse tirocinanti dell’Istituto
Professionale per i Servizi Sociali “Maffeo Pantaleoni” di Frascati , e le psicologhe che svolgono tirocinio post-
lauream presso l’I.S.P.E.F.
Nella fase preparatoria del Progetto “Qualità Infanzia”, l’I.S.P.E.F. in collaborazione con il Comune di
Monte Porzio Catone, ha organizzato il 9 dicembre 1999 un Seminario di Studio a Monte Porzio, sul tema “La
qualità del servizio nelle politiche dell’infanzia nella Regione Lazio”.
All’iniziativa, cui hanno partecipato oltre 250 operatori del settore, hanno aderito: il Ministero per le Pari
Opportunità, la Regione Lazio, la Provincia di Roma, il GAL Colli Tuscolani, il QuOPLIF dei Castelli Romani,
l’Azienda USL RMH, i Comuni di Frascati, Grottaferrata, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora.
Per ulteriori informazioni leggere il libro
“LE SPERIMENTAZIONI E I MODELLI DI FAUSTO PRESUTTI SULL’ EDUCAZIONE PER L’INFANZIA IN
ITALIA DAL 1977 AL 2012” ISBN 978-88-6624-099-0 disponibile sul sito http://eshop.ispef.info/store/
D. I QUESTIONARI DEL PROGETTO “QUALITÀ INFANZIA” DEI CASTELLI ROMANI
I Questionari per valutare la Qualità nei servizi per l’Infanzia derivano dalla realizzazione, nel 1999, del
Progetto “QUALITÀ INFANZIA” (QI) gestito dal COMUNE DI MONTE PORZIO CATONE e dall’I.S.P.E.F. –
Istituto di Scienze Psicologiche dell’Educazione e della Formazione, il cui obiettivo è stato quello di promuovere,
di coordinare e di verificare la qualità dei servizi degli Asili Nido dei comuni di Frascati, Grottaferrata e
Monteporzio Catone. Al progetto hanno aderito anche gli Asili Nido dei comuni di Ciampino e di Fiano Romano.
I Questionari Informativi, che hanno avuto la finalità di monitorare la qualità dei servizi educativi rivolti
all’infanzia, sono stati parte integrante del progetto “Qualità Infanzia”, che ha coinvolto diversi Nidi del territorio
dei Castelli Romani.
I risultati dei Questionari sono stati raccolti in una dispensa in maniera che nel dicembre 2000 potessero
essere analizzati e confrontati con gli educatori e i coordinatori degli Asili Nido. I temi trattati nella dispensa sono
stati quelli esposti in questo libro.
L’analisi dei Questionari permette di cogliere le metodologie e le analisi del sistema e dei servizi per
l’infanzia, che sono necessarie per realizzare la valutazione di:
- processi di qualità,
- richieste e aspettative degli educatori,
- soddisfazione dei servizi,
- adeguatezza nell’organizzazione del sistema,
- punti critici e punti forti dell’istituzione educativa,
- percezione che gli educatori e le famiglie hanno rispetto ai servizi per i bambini, alla Direzione, alle
strutture dell’Istituzione educativa.
Per ulteriori informazioni leggere il libro
“LE SPERIMENTAZIONI E I MODELLI DI FAUSTO PRESUTTI SULL’ EDUCAZIONE PER L’INFANZIA IN
ITALIA DAL 1977 AL 2012” ISBN 978-88-6624-099-0 disponibile sul sito http://eshop.ispef.info/store/
E. PROGETTO SERVIZI INNOVATIVI PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA
DEI COMUNI DI CIAMPINO E DI MARINO
Nel 2001 l’I.S.P.E.F. è risultata assegnataria in ATI con Ass. Laboratorio Infanzia e Ass. Happy Time, di
due bandi emanati dai Comuni di Ciampino e Marino, relativi ai progetti L. 285/97 (fascia 3-6 anni e fascia 11-
14 anni), realizzati nel 2003.
Mandataria e capofila dell’ATI Associazione I.S.P.E.F.
Istituto di Scienze Psicologiche
dell’Educazione e della Formazione
In Associazione Temporanea di Imprese con
Associazione Happy Time
Associazione Laboratorio Infanzia
La legge del 1997 n. 285 prevede l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri d’Italia, del
Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza finalizzato alla realizzazione di interventi a livello nazionale,
regionale e locale.
Scopo e obiettivo del finanziamento nazionale del fondo, è quello di attuare e favorire la promozione dei
diritti, la qualità della vita, lo sviluppo e la realizzazione individuale e sociale dell'infanzia e dell'adolescenza,
privilegiando il contesto culturale e ambientale ad esse più confacente ovvero la famiglia naturale, adottiva o
affidataria, in attuazione dei principi della Convenzione sui diritti del fanciullo resa esecutiva ai sensi della
legge 27 maggio 1991, n. 176, e degli articoli 1 e 5 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
L’attuazione della Legge 285/97 ha rappresentato , in Italia, una grande opportunità di sviluppo e di
miglioramento della qualità dei servizi per l’infanzia e per l’adolescenza su tutto il territorio regionale e
nazionale.
L’I.S.P.E.F. ha presentato e vinto i seguenti bandi di gara per assegnare i finanziamenti dei progetti
L.285/97 nei Comuni di Ciampino e di Marino (nei Castelli Romani, in Provincia di Roma):
F.1. PROGETTO DI GESTIONE ATTIVITÀ PER L’INFANZIA E ATTIVAZIONE DI UN CENTRO RICREATIVO-
EDUCATIVO PER BAMBINI E LE LORO FAMIGLIE QUALE OSSERVATORIO PERMANENTE PER
L’INFANZIA E LE FAMIGLIE - FASCIA 0-3 ANNI
F.2. REALIZZAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI PER GENITORI E LABORATORI EDUCATIVI PER BAMBINI
– FASCIA 3-6 ANNI
L’esposizione della progettualità esposta nei bandi consente di comprendere la successiva evoluzione dei
modelli dei servizi per l’infanzia elaborati da Fausto Presutti:
* CIF – Centro d’Infanzia e delle Famiglie (LINK A CIF)
* Norma CEIF - CERTIFICATION EDUCATION INFANCY and FAMILIES. (LINK A Norma CEIF)
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ITALIA DAL 1977 AL 2012” ISBN 978-88-6624-099-0 disponibile sul sito http://eshop.ispef.info/store/
F. PROGETTO QuILF “QUALITÀ INFANZIA-LAVORO-FAMIGLIA”
©QuILF ISPEF 2001
Nel 2001 è stato presentato il Progetto QuILF “Qualità Infanzia-Lavoro-Famiglia” per ottenere un
finanziamento alla Regione Lazio, per quanto concerne il bando per l’attuazione del Programma Operativo da
realizzare con il contributo del Fondo Sociale Europeo. Misure A2, C1, C2, D1, D2, D4 – Avviso pubblico
Obiettivo 3, il Progetto si struttura sull’azione di n. 4 ricerche con l’analisi del contesto territoriale, delle
aspettative e dei bisogni degli Operatori dei vari settori presi in esame e con l’analisi dei servizi già esistenti.
Il Progetto QuILF “Qualità Infanzia-Lavoro-Famiglia”, si pone l’obiettivo di analizzare e verificare nel
settore dei servizi per l’Infanzia e l’Adolescenza, la Famiglia e l’Orientamento al Lavoro, cardini fondamentali del
settore socio-assistenziale e socio-educativo, gli sviluppi in termini di formazione, di aggiornamento, di
creazione e potenziamento dell’impresa sociale, di Occupabilità, in particolar modo delle donne, in uno specifico
territorio provinciale, orientando uno sviluppo locale.
Il Progetto QuILF è molto più ampio ed articolato in varie azioni che partono da una analisi ed una lettura
del contesto territoriale. L’integrazione prevista tra le varie azioni del Progetto, attiva un potenziamento dell’
intervento stesso che coinvolgendo più componenti sociali, crea sinergie e valore aggiunto.
L’integrazione degli interventi e il coinvolgimento delle vari componenti della comunità sociale del
territorio provinciale, pongono le basi per articolare un lavoro di rete intorno ai temi dell’Infanzia,
dell’Adolescenza e dei Servizi di Orientamento al Lavoro, considerati come possibile risorsa in termini di
occupazione al lavoro e di sviluppo locale, nell’intento di favorire un’espansione dell’area di mercato nel settore
socio-educativo.
Questa rete, che fa da base e da connettivo alla realizzazione del Progetto QuILF, è caratterizzata dalla
interrelazione di diverse realtà e di differenti esigenze sociali, che insieme consentono di realizzare un progetto
complesso e pluridimensionale per creare opportunità lavorative e per potenziare quelle esistenti, mediante
l’azione coordinata ed armonizzata di tre livelli dinamici ed interagenti:
1) politico-amministrativo con il coinvolgimento della Provincia, dei Comuni e dell’Azienda Sanitaria Locale;
2) tecnico-scientifica con il coinvolgimento di Enti di Ricerca e Formazione;
3) gestionale-operativo con il coinvolgimento del Terzo Settore (Associazioni, Cooperative, Enti di Volontariato,
ecc.) che gestiscono i servizi sociali ed educativi nella Provincia.
Il coinvolgimento delle vari componenti della comunità sociale del territorio pone le basi per attivare uno
sviluppo locale intorno ai temi dell’Infanzia, dell’Adolescenza, del Lavoro, della Famiglia e dei Servizi.
L’articolazione dell’intero progetto prevede la realizzazione di tre Fasi
Fase 1- ANALISI E LETTURA DEL CONTESTO TERRITORIALE
Fase 2 – PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DELLA CULTURA D’IMPRESA
NEL TERRITORIO
Fase 3 - FORMAZIONE PER LA CREAZIONE E LO SVILUPPO DI IMPRESA NEI SERVIZI PER L’INFANZIA,
L’ORIENTAMENTO AL LAVORO E LA FAMIGLIA
Il Progetto QuILF (© QuILF ISPEF 2001) è modulare e si compone di 4 ricerche, 5 corsi di
formazione ed 1 azione di accompagnamento (vedere schema allegato) da effettuarsi su un intero
Distretto o su una intera Provincia.
Comunque ciascuna ricerca e ciascuna azione ha una sua specificità e una sua compiutezza e
completezza.
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ITALIA DAL 1977 AL 2012” ISBN 978-88-6624-099-0 disponibile sul sito http://eshop.ispef.info/store/